Truvare è una parola difficile da tradurre. Approssimativamente, identifica l’azione del condurre le
pecore da una tanca all’altra, dal
pascolo all’ovile o viceversa. È un’operazione meno semplice di quanto si possa
pensare e richiede una certa maestria, che può essere maturata solo in tenera
età. La difficoltà principale, e la sua apparente illogicità, è da ricercare
nella collocazione del pastore rispetto al gregge. Egli, infatti, si trova
dietro: è lui che segue, eppure è lui che decide dove debba andare sa roba, stabilendo la meta e il percorso
da seguire. Nel linguaggio corrente si dice, di chi assoggetta gli altri
cercando di piegarli ai propri interessi, che zughet sa zente a truvu, cioè tratta i propri simili come il
pastore il proprio gregge. Pecora, o pecorone, è chi facilmente diventa preda
dei demagoghi, chi rinuncia all’autonomia intellettuale in cambio di una
manciata di farina.
sabato 21 aprile 2012
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